Cosa vedere in Namibia: itinerario di 10 giorni

Nel precedente articolo (QUI il link) ti ho raccontato come organizzare un viaggio in Africa e oggi andiamo nel cuore del continente, perché puoi scoprire cosa vedere in Namibia, uno dei suoi stati più affascinanti.

Se il viaggio che hai sempre sognato o che vuoi assolutamente vivere è laggiù in Africa meridionale, questo nuovo articolo è perfetto per te, perché ti accompagnerò proprio a scoprire cosa fare in Namibia in 10 giorni.

Che ne dici di scoprire le meraviglie di questa terra?

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Cosa vedere in Namibia in 10 giorni? Una premessa.

Premetto che i 10 giorni, li considero in loco ed effettivi di viaggio.

Un Paese dall’altra parte del mondo com’è la Namibia e ben quasi 3 volte l’Italia in termini di grandezza, non può essere visitato in mordi e fuggi.

I trasferimenti sono lunghi e devi calcolare tutto nei minimi dettagli.

Non puoi pensare di visitare tutto il paese, sarebbe una follia in così poco tempo.

Dobbiamo scartare qualcosa e, come sempre a malincuore.

C’è però un aspetto positivo: le strade in Namibia sono poche e, bene o male, sei “obbligato” a fare sempre lo stesso percorso e le varianti sono davvero minime soprattutto se hai poco tempo a disposizione come 10 giorni.

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Cosa fare e vedere in Namibia?

Bene veniamo a cosa puoi vedere in Namibia o fare in 10 giorni.

Naturalmente atterrerai a Windhoek, la capitale, e ripartendo da qui dovrai calcolare un percorso ad anello.

  • Windhoek, la capitale, non offre grandi opportunità ma è una tappa d’obbligo. Due passi in centro per iniziare non fanno male, ti danno già l’idea del Paese che stai visitando. Mercati e negozi pratici per prepararti al meglio per questo viaggio. Interessanti sono la chiesa luterana, il museo d’indipendenza con la statua di Sam Nujoma, il vecchio forte e la statua legata alla liberazione e il meteorite che si trova vicino alla torre dell’orologio in centro.
  • Il deserto del Namib: ecco il motivo del viaggio. Il deserto dalle alte dune rosse e dalle notti stellate indimenticabili. La zona di Sesriem, con il canyon e l’entrata del parco.
  • Le dune di Sossusvlei come la duna 45 la più fotografata, la big daddy e big mama le più famose (e alte) e la duna 7 la più alta…oltre i 380 metri da dove poter osservare un panorama incredibile, se si ha il coraggio e la forza di salire.
  • Deadvlei, ovvero la pianura morta con le acacie secche che creano sculture meravigliose in contrasto col bianco del terreno è forse l’immagine iconica di questo deserto e della sua natura
  • Swakopmund, tappa obbligata lungo la costa. Qui puoi osservare i fenicotteri rosa, le otarie (a migliaia) e con un po’ di fortuna anche balene e delfini. In questa zona le dune del deserto del Namib incontrano l’oceano Atlantico e tutta la sua potenza. Una vera e propria meraviglia. Diverse sono le attività organizzate che puoi fare in base alle tue preferenze: uscite in barca o in kayak per vivere la baia o l’oceano oppure in 4×4 o quad per scoprire il deserto e correre liberi tra cielo e terra.
  • La Skeleton coast, nota per essere estremamente inospitale e difficilmente raggiungibile. Si estende per centinaia di chilometri all’interno del deserto del Namib costeggiando l’oceano che, in quella zona, è davvero insidioso e crea moltissimi problemi a chi prova a navigarlo. Infatti la corrente del Benguela, motivo di tanta ostilità, ha portato molte navi a insabbiarsi lungo la costa e questi relitti fantasma giacciono lì da anni dando così il nome alla costa.
  • Il Damaraland, assolutamente da non perdere. Un’area, o meglio, una regione arida e semidesertica di rilievi montuosi importanti, dove si incontrano i primi villaggi tipici, abitati soprattutto e un tempo dai Damara. Qui puoi incontrare i primi elefanti e le prime giraffe, e i primi rinoceronti…ma sono le incisioni rupestri nel sito Unesco di Twyfelfontein e la foresta pietrificata le zone di maggior interesse.
  • Il Parco Nazionale Etosha, fondato nel 1907, copre un’area di 22000 kmq e un quarto è occupato dal meraviglioso Pan, una depressione salina tutta bianca e dal fascino irresistibile. Una volta raggiunto il parco per eccellenza della Namibia puoi fare un safari coi fiocchi: mammiferi, uccelli, rettili, e molto altro non mancano di sicuro. In questo parco così unico puoi incontrare enormi branchi di antilopi, zebre e molto altro tra cui leoni e diversi predatori, che vivono in queste immense distese e praterie semidesertiche. Le diverse pozze d’acqua situate nel parco aiutano sicuramente l’avvistamento degli animali.

Cosa rinunciare nel tuo viaggio in Namibia

Bene, adesso andiamo ‘a rovescio’ e, mappa alla mano, valutiamo cosa scartare.

Purtroppo qualcosa devi tralasciare, perchè ripeto: è impossibile vedere tutto in questo arco di tempo, ma 10 giorni sono un periodo ragionevole per concederti un viaggio da sogno, garantito.

Con 10 giorni a disposizione ci sono 4 i punti interessanti che ti consiglio di scartare, più che altro per motivi geografici, perché si trovano all’estremo sud, all’estremo nord oppure all’estremo est del Paese, portandoti così fuori rotta di molti giorni.

  • Il Fish River Canyon: secondo per dimensioni dopo il Grand Canyon americano, si estende per circa 160 km, con una larghezza che arriva fino a 27 km e una profondità che in alcuni punti supera i 500 m. Modellato dal Fish River (lungo 650 km) un tempo portava abbondanti volumi d’acqua; oggi, il fiume è secco per gran parte dell’anno.
  • Kolmanskop: una città fantasma che si trova nella Namibia meridionale. Costruita nei primi ‘900 dai minatori in cerca di diamanti, in perfetto stile tedesco, si è spopolata dopo la prima guerra mondiale con la diminuzione estrattiva dei diamanti e abbandonata nel 1954. La sabbia del deserto, attraverso le tempeste, si è ripresa i propri spazi creando scenografie che attirano fotografi da tutto il mondo: ma ti serve un permesso per andarci.
  • Veri villaggi Himba: nella regione del Kunene, a nord della Namibia e al confine con l’Angola si trovano ancora oggi villaggi dove il popolo Himba vive. Questi villaggi, essendo in zone remote, non sono stati morsi dal turismo e permettono un’esperienza davvero unica. Ma chiaramente servono, oltre ad alcuni giorni a disposizione, anche un certo spirito di adattamento e soprattutto di rispetto. Gli Himba li incontrerai durante il tuo viaggio in altre zone, ma chiaramente sono più “commerciali”
  • Il Caprivi: ovvero quella zona che guardando la cartina sembra un lembo che si stacca dalla Namibia e corre sottile verso est. Quella zona, appunto il dito del Caprivi, voluto nel periodo coloniale per dare la possibilità alla Namibia di avere uno sbocco sul fiume Zambesi, è una zona con ecosistemi diversi per quanto riguarda gli animali trovandosi quindi specie totalmente diverse rispetto le zone desertiche e facendo un safari, lungo il Chobe e il Linyanti davvero interessante.
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Quali animali vedere in Namibia?

Gli animali più comuni che puoi incontrare nel tuo viaggio in Namibia fin dai primi giorni di viaggio, anche fuori dal parco Etosha e indiscussi protagonisti nel deserto del Namib, sono:

  • L’orice, un’antilope dalle lunghe corna a sciabola e dal viso mascherato, simbolo della Namibia, capace di vivere le sue giornate sotto il sole cocente;
  • L’antilope saltante (conosciuta come springbok), anch’essa adatta al deserto e con un’anatomia davvero particolare;
  • Lo struzzo, sempre attento se al seguito ha i piccoli, momento interessante da osservare;
  • Lo sciacallo, un piccolo predatore sempre pronto a cogliere l’occasione giusta per cibarsi;
  • Roditori come lo scoiattolo del deserto o uccelli come il Kori Bustard chiudono il cerchio desertico più comune.

Prima di entrare nel parco hai l’occasione di incontrare due animali tipici del continente africano e che meritano una certa attenzione:

  • L’elefante, indiscusso protagonista dei safari. Dalla socialità interessante e forse il vero Re della savana (dipende dai punti di vista). Osservarlo sono convinto ti saprà emozionare.
  • La giraffa, sinonimo di eleganza e meraviglia. Adattata, come l’elefante, a vivere in zone semi desertiche, si incontra spesso lungo il percorso.

E dentro al parco? 

Immaginati finalmente dentro i confini del grande parco dell’Etosha.

Le sue distese e praterie avvantaggiano un certo tipo di animali e la rara vegetazione ne sconforta altri.

I più comuni che puoi avvistare, oltre a quelli che ti ho già raccontato sono:

  • Il rinoceronte, che è sicuramente la mascotte di questo parco. Sia bianco che nero, qui si riesce ad avvistarlo bene e capire la differenza tra le due specie.
  • La zebra che, come altri animali, è un must dei safari. Le potrai osservare in branco ed è davvero qualcosa di speciale, non annoia mai.
  • Lo gnu, sempre assieme alla zebra o ad altre antilopi, perchè si sa…l’unione fa la forza.
  • Il leone e la leonessa…eh finalmente arrivo ai predatori e, in questo parco, questi felini non mancano di certo. Si fanno sentire di notte con i loro richiami e di giorno puoi osservarli sotto l’ombra di un albero, in una radura a riposare o ad una pozza per bere.
  • La iena, immancabile durante il safari. La bruna è davvero difficile da vedere, ma quella maculata, quella che si è abituati a riconoscere…beh sono convinto che potrai vederne diverse.
  • Leopardo e ghepardo sono più schivi…difficili da vedere, ma non impossibili e con un colpo di fortuna magari riesci anche ad avvistarli
  • Caracal, gatto selvatico, serval, genetta e molti altri animali meno comuni sono presenti ma ci vuole davvero molta pazienza e davvero tanta fortuna, soprattutto la sera o di notte quando loro escono allo scoperto.

Next step per il tuo viaggio in Namibia o per il tuo safari

Beh non ti resta che prenotare il tuo biglietto aereo per la Namibia, la tua auto a noleggio e cercare i lodge che fanno per te e partire per quest’avventura tutta africana…un pò desertica!

Oppure puoi fare un ViaggioTest dedicato al tuo viaggio in Namibia: compilando un questionario gratuito per scoprire se il tuo programma è perfetto o se rischi brutte sorprese che possono rovinarti il viaggio.

Ricorda: la Namibia è un “Africa semplice” e ben organizzata, quindi non esitare!

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Chi sono

Mi chiamo Alessio Delle Cave, sono Accompagnatore Turistico e Guida Ambientale Escursionista.
Cosa faccio? Aiuto le persone a vivere un viaggio coinvolgente.
In che modo? Gestendo esperienze, escursioni e viaggi di gruppo.
Come? Seguendoti con passione ed entusiasmo!

Confido nel viaggiare con te presto, perché sono uno di quelli che crede profondamente che “la felicità è reale solo quando è condivisa”.

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